domenica 6 ottobre 2013

La sinistra e l'Islam

200 frustate. Donna vittima di stupro di gruppo condannata a duecento frustrate per aver commesso non si capisce bene quale violazione alla segregazione sessuale che vige in Arabia Saudita. Donna punita perchè stuprata da sette uomini. Punita perchè è donna ed ha violato la sharia. 
No, i sauditi non sono beduini, non sono pigmei che si nutrono di bacche (dei quali per altro mi risulta la pacificità), no. I sauditi sono ricchi, moderni, armati e inseriti nel mondo. E sono musulmani. Applicano la sharia, la legge islamica come la applicherebbe qualsiasi musulmano che vivesse in uno Stato musulmano. Il loro Stato produce queste barbarie perchè è informato da una religione che se lasciata a se stessa, libera di agire nelle leggi e nelle istituzioni produce leggi e istituzioni barbare. 
I cinesi non puniscono una donna vittima di stupro. I nord coreani non puniscono una donna vittima di stupro. I birmani non lo fanno, e non l'avrebbero fatto nemmeno i nazisti!
C'è qualcosa che viola così tanto il nostro senso comune morale in queste frustrate, che riesce difficile capire come qualcuno possa permettersi di fare una cosa così crudele se non invasato da una religione che è di per se stessa fonte di una follia razionale, lucida ed espansiva. 
Per decenni ci siamo dovuti sorbire le paternali della sinistra, sul "si evolveranno", sul "sono sfruttati e così il loro modo di vivere è una sorta di difesa". La sinistra pecca di economicismo, e lega perciò i fatti religiosi ad un presunto substrato economico. E non ha capito invece che una religione in se stessa può spezzare il mondo (come fece a suo tempo il Cristianesimo) indipendentemente dalle caratteristiche dell'economia del popolo che la professa. E ci ritroviamo dunque con la situazione che solo la destra tradizionalista è "autorizata moralmente" a criticare o a porsi in contrasto con le istanze islamiche. E questo è un errore. Perchè la Sinistra è per i diritti umani, e dove c'è Islam non ci sono i diritti umani, è per l'emancipazione della donna, e dove c'è Islam c'è sottomissione della donna. E' per la laicità, e dove c'è Islam non c'è nemmeno la parola per dire laicità.
Certo, i musulmani in Italia sono ancora pochi, e non c'è ancora chi rivendica zone franche in cui viga la sharia (ove non viga di fatto) come in Inghilterra. Non abbiamo le rivolte delle Banlieu francesi e norvegesi. Ma il problema è europeo, e bisognerà prima o poi mettervi mano, e se lo faremo con troppa condiscendenza, beh, allora sarà un bel problema

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