domenica 6 ottobre 2013

Il dovere del buon cristiano

Catechismo della Chiesa Cattolica 

In particolare il par. 2357 e 2359 dove si invita gli omosessuali alla castità. 
E' evidente che la religione cattolica è intrinsecamente omofoba, giacchè l'omofobia si caratterizza in special modo secondo due varianti, il giudizio di immoralità ("grave depravazione", "intrinsecamente disordinati") e quello di antinaturalità ("contrari alla legge di natura). Ogni cattolico perciò è tenuto, in quanto tale, in quanto facente parte della Chiesa Cattolica ad essere omofobo e a fare di tutto perchè tale omofobia rimanga la sostanza sociale con cui la società si regola con gli omosessuali.

I politici cattolici devono perciò impedire non solo che i lgbt possano ottenere diritti, ma anche che possano ottenere un qualche riconoscimento come quello della legge antiomofobia porterebbe loro. Poichè l'omofobia è infatti Legge di Dio (quella che per Francesco è limite della legge civile, ma non ve l'hanno detto in TV questa cosa qui), allora essa deve essere il senso comune non solo della società, ma delle Istituzioni. E chiunque faccia parte della Chiesa, quindi tutti i battezzati, soprattutto se hanno responsabilità politiche, devono conservare e arricchire questo senso comune. Devono farlo i politici, gli amministratori, i maestri delle scuole dell'infanzia, i professori delle medie e delle superiori, e chiunque abbia un minimo potere di dover essere ascoltato. 

Tant'è che è quel che è successo. I politici cattolici, che, ricordiamolo, devono trovare nella Legge di Dio il limite della legge civile - cioè devono mettere il catechismo davanti alla Costituzione - senza esclusione di area politica hanno distrutto piano piano la legge contro l'omofobia, facendo presagire cosa ne sarebbe di una legge sulle unioni di fatto.

Castità e omosessualità

"2357 L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, 238 la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». 239 Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana."

Nessun commento:

Posta un commento