domenica 17 novembre 2013

L'eguaglianza della miseria

La notizia  secondo la quale un cassintegrato in deroga sarebbe un "falso" fa ancora più male, se pensiamo a quanto ingiusto e creatore di impari trattamento sia il sistema della cassa in deroga, ma anche della cassa integrazione guadagni in generale, e di principio. Da una parte infatti vi sono lavoratori che ristagnano sotto l'ombrello della cassa., e che per pochi centinaia di euro al mese sono tenuti al palo, resi impotenti alla ricerca attiva di lavoro, ed esposti alla continua "tentazione" del lavoro nero. Dall'altra ci sono i soliti precari, i giovani, i contratti a termine, i lavoratori della microimpresa. Costoro sono o lasciati a loro destino oppure sussidiati con le poche briciole della nostra indennità di disoccupazione. 
A parità di reddito, due categorie di lavoro trattate in maniera antiegualitaria, in modo tale da appesantire il mercato del lavoro, il mercato in generale - tenendo in "vita" aziende già morte e sepolte - e da infierire sui conti pubblici senza pietà. 
Quante indennità di disoccupazione di almeno 15 mesi si sarebbero potute creare, quanti corsi di riqualificazione, quante agevolazioni fiscali a piccole e piccolissime imprese si sarebbero potuto mettere appunto con tutti quei miliardi. E invece l'Italia li spreca ponendo i lavoratori in una vacanza non voluta, trattandoli come dei tonti buoni a nulla, incapaci di rifarsi una vita. 
E allora, perchè non si abolisce la CIG, o meglio, non la si restringe allo stretto necessario per un numero limitato di mesi e di imprese, e non si crea invece almeno un abbozzo di sistema di Flexsecurity, allungando i tempi dell'indennità di disoccupazione, e costruendo un sistema vero di riqualificazione del lavoratore? 

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